giovedì 9 febbraio 2012

Qualcosa di buono sul fronte orientale

Ci sono storie che sembrano fatte apposta per scriverci un romanzo. Questa è una di quelle. Nel 2010 la Bosnia decide di ringiovanire il proprio esercito e manda in pensione chi ha più di 35 anni di servizio. Solo che la crisi politica che ha portato la Bosnia a un interminabile periodo senza governo ha fatto sì che non ci fossero i soldi nemmeno per le pensioni degli ex-militari. E così la federazione croato-musulmana stanzia un fondo per i propri militari, mentre quelli serbi rimangono a bocca asciutta.
È stato così che i veterani croati e i musulmani, che di certo non se la passavano bene, hanno deciso fare una buona vecchia colletta per gli ex-nemici, arrivando a raccogliere 5.000 euro. 500 sono andati a Slavko Rašević, che non aveva nemmeno i soldi per mandare la figlia a scuola, gli altri sono stati divisi in quote da 50 o 60 euro per i più bisognosi.

E così, dopo essersi sparati, i veterani della guerra di Bosnia oggi si ritrovano tutti insieme a protestare contro i loro politici, e contro il loro immobilismo.

3 commenti:

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  2. bella storia...mi riporta alla mente degli stralci di "Trincee" di Carlo Salsa, quando gli italiani e gli austriaci saltano fuori dalla trincea per abbracciarsi e augurarsi Buona pasqua...

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  3. Si, a dirla tutta l'Associated press, che è l'agenzia che riporta la notizia, fa parlare anche alcuni vetererani: questi spiegano si ritengono shockati per aver compreso come i politici siano riusciti prima a dividerli e poi a farli tornare uniti sotto uno stesso ideale... C'è un lato nascosto della guerra in ex-yu, quello dei soldi. E' delicato ma cercherò di trattarlo nelle prossime settimane

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