Nel giorno in cui la Jugoslavia si ferma per festeggiare il compleanno di Tito (nato in realtà l'8 maggio, ma non sottilizziamo), a lavorare ci pensiamo noi. Ecco a voi la copertina un po' jugonostalgica ma non troppo di "YUGOLAND, in viaggio per i Balcani", il libro dedicato alle mie peregrinazioni, che "incidentalmente" dà anche il nome a questo blog. Che ve ne pare?
Lo troverete in libreria dal 6 giugno, un po' prima nello store dell'editore. Nel frattempo cercherò anche di segnalarvi tempestivamente presentazioni e ogni altra iniziativa (cene, bevute, concertini) legata al libro. Non mollatemi sul più bello!
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venerdì 25 maggio 2012
venerdì 4 maggio 2012
Druze Tito mi ti se kunemo (?)
Il 4 maggio del 1980 moriva l'uomo che fece la Jugoslavia: Josip Broz, noto al nome col nome di Tito. A Spalato si stava giocando uno dei grandi classici del calcio jugoslavo: Hajuduk Spalato contro Stella Rossa di Belgrado. La notizia fu sconvolgente. La partita si fermò per il canonico minuto di silenzio: le facce dei giocatori e degli arbitri sconvolte, più di qualcuno non trattiene le lacrime. Dal pubblico si alzò un coro, a tifoserie unite: Druže Tito, mi ti se kunemo / da sa tvoga puta ne skrenemo! "Compagno Tito, non ti tradiremo, dalla tua strada non devieremo."
Eppure la storia andò diversamente. Esattamente dieci anni dopo, nel giugno del 1990, fu un'altra partita di calcio a segnare la fine della Jugoslavia: Dinamo Zagabria contro Stella Rossa. Si era appena votato nella repubblica jugoslava di Croazia, con esiti favorevoli ai nazionalisti. Quella volta il calcio non servì per unire, ma per dividere. Perfino un giocatore come Boban prese a calci un poliziotto, gesto che gli impedì di partecipare ai mondiali degli anni '90 con la maglia della nazionale jugoslava. Ma in fondo, forse, la Jugoslavia era già finita.
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