venerdì 10 febbraio 2012

La Giornata del ricordo

Sergio Endrigo è nato a Pola, in Istria, nel 1933. Nel 1947 emigra in Italia per le vicende connesse all'esodo Istro-Giuliano-Dalmata. Che Endrigo sia istriano di nascita non lo sa quasi nessuno, eppure racconta la sua storia in una canzone (a dire la verità altrettanto sconosciuta), intitolata "1947". Oggi è il Giorno del ricordo di quell'esodo, e delle foibe: mi sembra il giorno giusto per ascoltare quella canzone. Perché ci restituisce quelle vicende in maniera reale, nella dimensione di un dramma umano e non con il filtro di una ricostruzione storica strumentale.

Istituito nel 2004 dall'allora Governo Berlusconi, il Giorno del ricordo ha sempre destato la diffidenza di alcuni storici. Non certo perché si voglia omettere una parte drammatica della storia italiana, ma perché raccontare le vicende dell'Istria e della Dalmazia limitandosi a parlare di esodo e foibe è un tentativo, secondo l'abusata litania degli "italiani brava gente", di incanalare la violenza secondo criteri etnici. I bravi italiani da una parte e gli slavi cattivi dall'altra. Il che è come commentare una partita di calcio raccontando solo quanto avviene in una delle due metà campo. Spesso, quando si viene tacciati di anti-italianismo, la verità è l'opposto. Chi vuole raccontare le foibe inserendole nel contesto in cui si sono sviluppate vuole far crescere la moralità del proprio Paese: perché se è vero che è giusto ricordare le proprie vittime è ancora più necessario ricordare i propri errori. Almeno, se c'è un insegnamento che i miei studi universitari in Storia mi hanno dato mi sembra questo.

Se il Giorno del ricordo diventerà dunque anche questo, e oltre le foibe in futuro ricorderà davvero (come già ora dice la legge) la più complessa vicenda del nostro confine orientale, allora la canzone di Sergio Endrigo, che narra di un dramma umano e non etnico, forse verrà postata un po' di più sulle nostre bacheche Facebook, rendendo giustizia alle vittime di qualsiasi etnia.

Io, intanto, ci provo da subito:

20 commenti:

  1. per fortuna ci aiutano gli Eels.


    http://www.youtube.com/watch?v=Id4V1dH2nTc

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  2. la ricordo si che la ricordo questa canzone.

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  3. l'Istria è Italia da sempre. ;)

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    1. Mah, l'Istria è stata veneziana, è stata italiana, oggi è croata, ma con una sua forte peculiarità e una tradizione di multiculturalità.

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  4. come siete belli nel narrare sempre le colpe nostre: MA SE HABBIAMO SUBITO DELLE BARBARIE NON POSSONO ESSERE NATE SENZA UN PERCHE'. Be ve la dico io una cosa: quando subiamo barbarie è perchè siamo stati noi italiani a cercarcele, e quando invece le facciamo siamo gli sporchi criminali e basta... DITE UN PO: E' STATA COSI' ANCHE COL BARBAROSSA?
    L'ISTRIA E' ITALIA E VENEZIAGIULIA DA TREMILA E DUECENTO ANNI.
    DAI TEMPI DI QUEL MALEDETTO AGAMENNONE MENELAO ACHILLE E IL VENDUTO ULISSE
    E' ITALIA E DEVE RITORNARE ALL'ITALIA CON LA LIBURNIA LA DALMAZIA ED IL FRIULI ORIENTALE. E GLI SLAVI SE NE DEBBONO ANDARE VIA TUTTI

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  5. Ohibò sconvolgente. L'Istria era Italia prima ancora dell'Italia. Ma non prima che nascesse lo stato: prima ancora dell'idea. Ma cosa dico? L'Istria era Italia 3200 anni fa, prima ancora dell'Impero Romano! Mentre gli egizi costruivano le piramidi in Istra e in Dalmazia si sventolava il tricolore e si inneggiava a Garibaldi e Mazzini. Ma certo, come no! Maledetto Agamennone!

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  6. se hai idea di darmi del cretino ti faccio vedere che cretino ci sei. la mia idea di italia è ettnia italica che adesso ha l'appellativo di italica ma per esserci, c'era anche prima di 3200 anni fa...CRETINO

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  7. Dai che la faccenda si fa interessante: che lingua si parlava 3200 anni fa in Istria e Dalmazia?

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    1. adesso capisco,tu sei quello in foto che si dichiara anche laureato in storia. io la grana per le lauree non lho mai avuta, ma chi t'ha dato a te l'atestato di laurea in storia deve aver dovuto pensare a qualcos'altro in quel momento, sennò l'atestato a te non te lo dava.
      guarda che in storia insegnano anche agamennone: RIDOLINI

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    2. Vedi, Andrea, più che arrabbiarti con chi ha studiato, dovresti arrabbiarti con chi ti ha impedito di studiare "anche se non avevi la grana".

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  8. e ancora ribadisco maledetto agamennone capace solo di colpire nel sonno come fecero i suoi pronipoti titini.
    interi paesi vuoti ci sono all'interno dell'istria: come credi che si siano svuotati: GRANDE POZZO DI SAPIENZA

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  9. l'illirico non è di mia conoscenza, so però che il latino è l'antica lingua tessagliana

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  10. che succede GRANDE POZZO DI SAPIENZA: ti è cascata la lingua?

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  11. No, è che mi hai convinto: è tutta colpa di Agamennone!

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    1. si si continua a sfottere. è la tipica risposta di chi non sa difendere la propria posizione

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  12. lo sai che i macedoni quasi si vergognano di abitare la terra che abitano, perchè sanno che non nera loro e sanno come divenne slava.
    sono tra i pochi slavi che stimo includendo i russi che salvarono la vita a tanti soldati italiani, e i serbi anche se per altri motivi

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  13. si si, continua a sfottere: è la tipica risposta di chi non sa difendere la propria posizione

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  14. al proposito: te l'ha data la risposta della lingua che si parlava 3200 anni fa, e si parlava anche nell'istria e nella dalmazia in seguito alla strage su TROIA per mano di agamennone menelao achille e il venduto ulisse: IL GIACCA DI TREMILA ANNI PRIMA anche se c'è sempre qualcuno che vuole cambiare la storia o insabbiarla>: SAPIENTONE

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    1. Andrea sei libero di credere ciò che vuoi. A me sembra che dire che l'Istria è italiana da 3200 mi sembra una sciocchezza. Ma non ti impedirò di crederlo.

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