Qualche giorno fa mi hanno scritto per farmi notare una mancanza di troppo in Rugbyland, quella del Tarvisium.
Mi scrivono: "Una squadra come la Tarvisium che vanta: un campionato italiano giovanile vinto (2010), oltre ad aver cresciuto e sfornato grandi campioni come i Francescato e campioni odierni come Tommaso Iannone ed Angelo Esposito, credo che meriti fuori da ogni ragionevole dubbio di essere una tappa di quel bellissimo viaggio che è Rugbyland."
Che dire, probabilmente chi mi scrive ha ragione. In Rugbyland qualcosa manca, era impossibile mettere tutto e spesso le scelte sono state determinate dal caso: perché Rugbyland non è costruito come un viaggio nel mondo della palla ovale; è un viaggio. E come in tutti i viaggi molto si riesce a vedere e qualcosa no. Ma se il viaggio è bello, ci è piaciuto, allora vorremo tornare in quel luogo per scoprire anche quello che non abbiamo visto.
Ecco. Rugbyland forse serviva proprio a questo: parlare di alcune realtà del mondo ovale italiano sperando, una volta chiuso il libro, di partire per scoprire anche tutto il resto.
PS
Una nota per chi mi ha scritto questa mail sul Tarvisium. Si firma ex rugbista. Ma tanto lo sanno tutti che non si è mai ex rugbisti!